Diventare tre, restando due

La rivoluzione che avviene in una coppia con l’arrivo di un figlio spesso coglie impreparati i neogenitori, e ancor più spesso spaventa le coppie quando cominciano a pensare al concepimento.

 

Un figlio è effettivamente un grosso cambio di vita, si passa da essere due a tre (in alcuni casi quattro) e il nuovo membro è totalmente dipendente dalle cure degli adulti. Oltre alla gioia e alla bellezza di questa nuova vita ci sono stanchezza, paura, dubbi e qualche volta capita che la mamma si senta così responsabile e così legata a questa nuova vita da tagliare fuori tutto il resto.

 

E allora cosa fare?

 

Innanzitutto essere coscenti che può succedere, che è normale e che questo non significa che la coppia è rotta, che non funziona più.

Può semplicemente aver bisogno di essere riassestata.

In secondo luogo è fondamentale ricordare e non minimizzare l’importanza del dialogo di coppia. Questo andrebbe esercitato, sviscerato e curato prima dell’arrivo dei bambini.

Viviamo tutti immersi in una società che va di corsa, lo sappiamo, spesso c’è poco tempo per parlare e i discorsi più impegnativi o pesanti vengono costantemente rimandati, per mancanza di tempo, di voglia o per paura di rovinare la serata. Ma questo non fa altro che nascodere la polvere sotto il tappeto.

E quando arrivano i figli quel tappeto viene spostato e la polvere esce.

Che fare quindi?

 

Un bel respiro.

 

Una carezza, un gesto d’affetto, un’attenzione in più.

 

Un’occhiataccia in meno, anche se la cosa che abbiamo chiesto non è stata fatta come ci aspettavamo.

 

E poi ancora parlare, parlare, parlare. Esprimere quello che si pensa, quello che non fa stare bene singolarmente, nella coppia, in casa, nel dialogo. Ricordare nella nostra mente le cose belle che abbiamo vissuto in coppia che ci aiutano a ricordare che questa è una fase, un momento, ci aiutano a relativizzare una situazione che magari in quel momento ci sembra totalizzante.

L’amore romantico, che funziona benissimo da solo senza bisogno di lavorarci, è un inganno cinematografico. Il cammino di coppia necessita di un investimento su di esso.

Se sembra di non farcela, ma c’è la volontà di provare ancora, si può ricorrere ad un aiuto esterno, un facilitatore che aiuti a ritrovare una strada per un dialogo costruttivo.

Diventare genitori è un processo, impegnativo e non scontato che richiede un periodo di assestamento anche per la coppia: è necessaria la disponibilità ad accogliere questo tempo di cambiamento.

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